Tutori e busti su misura

Da tempo l'Ortopedia Foresti ha deciso, di produrre tutori a giorno completamente in carbonio.
Per la costruzione di questi tutori utilizza lo strumento che è la loro punta di diamante e che potete vedere all'opera cliccando QUI: il robot-laser "Aarp-Rodin".
Si tratta di un sistema di altissima precisione, di recente introdotto anche nella realtà dei laboratori ortopedici. Con una pistola laser rileviamo il segmento anatomico da sviluppare.
I dati acquisiti dal laser vengono trasferiti e modificati sul computer, e successivamente comunicati al Robot che, da un modulo in poliuretano, scolpisce per asporto il segmento rilevato. Il risultato è una copia anatomica perfettamente conforme all'arto del paziente sulla quale verranno stese le fibre di carbonio e successivamente verranno montate le articolazioni. Lo stesso procedimento viene ripetuto per la costruzione dei busti.
Nei nostri laboratori usiamo solo materiali "OTTO BOCK", ditta da sempre leader nel campo delle tecniche ortopediche e in grado di fornirci garanzie in termini di durata e precisione.

Plantari

Dal punto di vista evolutivo, il passaggio dalla deambulazione in quadupedia alla deambulazione sui due arti inferiori ha rappresentato un passaggio cruciale e ha determinato in modo significativo l'insorgere di problematiche posturali. Una posizione anatomo-funzionale ottimale dei piedi è uno degli elementi principali per il benessere dell'uomo.
Una deambulazione scorretta determina spesso algìe diffuse non solo all'arto inferiore, ma si ripercuote su strutture anatomiche anche molto più periferche rispetto ai nostri piedi.
L'utilizzo di plantari correttivi, studiati in base alle caratteristiche e alle problematiche del paziente, è indispensabile per scaricare i punti dolenti e contribuire ad una deambulazione corretta prevenendo, così, ripercussioni su altre strutture anatomiche.

  • plantari su calco in gesso
  • plantari su grafico bidimensionale
  • plantari computerizzati su analisi baropodometrica

Protesi

La costruzione di una protesi provvisoria prevede, per garantire al neoamputato risposte adeguate alla sua "nuova" situazione morfologica- funzionale 4 fasi:

  • VISITA: con l'eventuale presenza del chirurgo che ha eseguito l'intervento, si valuta la condizione del moncone e del processo di cicatrizzazione.
    Si propone di norma una cuffia elastocompressiva, da indossare dopo 2/3 giorni, per favorire il modellamento del moncone, la vascolarizzazione e quindi un veloce processo di cicatrizzazione. Va indossata ogni 3 ore con intervalli di 1 ora (3 volte al dì)
  • COLLOQUIO: è necessario innanzitutto per verificare l'intenzione del paziente a riprendere il cammino con un arto artificiale, per confrontarsi anche con i parenti per auspicare un sostegno psicologico nei momenti di difficoltà iniziali. La ricerca di un costante colloquio con fisiatra e fisioterapista per la scelta delle soluzioni migliori in funzione degli obbiettivi da raggiungere è da sempre fondamentale per noi.
  • MISURE, Le misure sono una fase importante della costruzione protesica. Vengono eseguite solo quando il riabilitatore è sicuro della buona guarigione del moncone e della giusta "carica" psicologica del paziente a iniziare il suo lungo percorso. Possono essere prese eseguendo un "Moulage" con benda gessata del moncone oppure affidandosi alle misure lineari con il centimetro . Per la corretta valutazione degli elementi articolari (ginocchio-Tibiotarsica) si fa riferimento all'arto contro laterale.
  • PROVA: in questa fase, la più importante, si invita il paziente in laboratorio; prima di presentargli la protesi si spiega com'è per evitare un impatto negativo. Si chiarisce anche che verrà portata per poco, in quanto provvisoria. Quando il moncone si sarà stabilizzato ci sarà un ortesi tecnologicamente più avanzata e più armonica nelle fasi di deambulazione. Durante prova si stabiliscono le giuste altezze, le giuste pressioni sul moncone, e la giusta distribuzione dei carichi.
  • CONSEGNA e COLLAUDO: la consegna dell'ortesi deve essere psicologicamente affrontata con serenità e spirito positivo; si tratta un traguardo raggiunto per l'Ortopedia e un nuovo punto di partenza per il paziente.
    Durante questa fase istruiamo il paziente circa la gestione della protesi, sul l'igiene del moncone e dell'ortesi, sul modo di approcciarsi per i primi tempi. Quando in palestra riabilitativa, il fisioterapista avrà convenuto con il fisiatra che la protesi è ben tollerata, ben funzionante e che il paziente la sa gestire al meglio, si procederà a concludere l'aspetto burocratico con un collaudo Favorevole. La stessa procedura vale per le protesi DEFINITIVE sia di arto superiore che di arto inferiore

Calze

Le calze elastocompressive sono molto efficaci nella cura e nel trattamento di problemi venosi acuti e cronici. I millimetri di mercurio (mmhg) sono l'unità di misura usata per questa tipologia di calze e stabiliscono la compressione della calza a livello della caviglia. Maggiori sono i mmhg alla caviglia, maggiore sarà la compressione della calza.
PREVENTIVE: utilizzate per disturbi venosi lievi, dolori e gambe gonfie; compressione alla caviglia da 70 den (15 mmhg) e 140 den (18 mmhg).
Modelli proposti:

  • gambaletto
  • autoreggente
  • collant


CURATIVE: utilizzate nei casi di insufficienza venosa profonda, nel post intervento per favorire una migliore circolazione e nei vari trattamenti curativi.
Si suddividono in quattro classi di compressione sempre in base ai millimetri di mercurio alla caviglia:

  • ccl 1 18-21 mmhg
  • ccl 2 23-32 mmhg
  • ccl 3 34-46 mmhg
  • ccl 4 oltre i 49 mmhg

Come per le calze normali anche quelle su misura si possono avere in vari modelli. Le misure vanno fatte possibilmente al mattino quando la gamba è meno gonfia ed in modo molto accurato da personale tecnico. Successivamente le misure con eventuali fotografie dell'arto vengono spedite alla ditta che si occupa della produzione; completamente da zero vengono confezionate le calze e archiviate le misure. Nel giro di una settimana la calza viene consegnata e provata per controllare la perfetta vestibilità.

Scarpe su misura

L'Ortopedia Foresti costruisce scarpe su misura da 40 anni, rispettando sempre le basilari regole del buon artigianato pur utilizzando, strumenti di ultima generazione. I pellami sempre di altissima qualità, e l'attenzione al gusto estetico del paziente hanno sempre contraddistinto l'Ortopedia. Realizziamo tutti i tipi di calzature, dai classici sandali alle difficili calzature per patologie complesse, cercando di coniugare le necessità tecniche e richieste del cliente. La scarpa su misura rimane sempre e comunque una nostra "passione" in continua evoluzione grazie alle nuove tecnologie rappresentate dai sistemi CAD-CAM per la realizzazione sia della forma che dei plantari interni.